Washington D.C.

(Martedì 17 Aprile 2018)

Lo spring break è appena iniziato e sarò a casa da scuola fino a Lunedì prossimo. Sfortunatamente la mia famiglia ospitante lavora e quindi non andremo da nessuna parte, ma almeno ho trascorso lo scorso weekend a Washington D.C. con gli exchange students.
Il viaggio in macchina per arrivare lì è durato circa dieci ore, anche perchè ci siamo bloccati nel traffico di New York. La prima sorpresa sono state sicuramente le alte temperature. Mentre in Vermont c'erano 5 gradi a Washington il Sabato ce n'erano 25! Abbiamo così deciso che avremmo passato il primo giorno all'aperto vedendo tutti i monumenti, mentre la Domenica nei musei, dal momento che le previsioni davano pioggia.

Sabato dopo una ricca colazione in hotel abbiamo siamo andati alla Casa Bianca, Washington Memorial, World War II Memorial, Lincoln Monument, Koreal War Veterans Monument, Jefferson Memorial, Capitol Building... ma soprattuto mi sono scottato! La sera siamo andati a Chinatown in un vero ristorante cinese davvero fantastico e dopo aver rivisto alcuni monumenti tutti illuminati di notte, siamo tornati in hotel per fare un bagno nella piscina prima di andare a letto.

Domenica invece pioveva e le temperature si erano abbassate di più di dieci gradi. Abbiamo così visitato due dei musei più importanti (dal momento che la maggior parte dei musei a Washington è gratis): il museo di storia naturale e l'archivio di stato, dove abbiamo potuto vedere le copie originali dei più famosi documenti: Bill of Rights, Dichiarazione d'Indipendenza e la Costituzione. Dopo un pranzo da Five Guys per la prima volta siamo ripartiti e siamo arrivati in Vermont Lunedì mattina.

Washington è stata davvero una bella uscita, dal momento che ho potuto vedere tutti i monumenti che ho studiato a scuola da quando sono qua. Lascerò un po' di foto qui sotto che mostrano tutti i posti che ho visitato.


















Pasqua americana

(Domenica 1 Aprile 2018)

Pasqua in America è festeggiata in maniera molto diversa. Se per noi italiani Pasqua viene considerata come un secondo Natale, per gli americani quasi non esiste (almeno che siano super cristiani). Dal momento che la mia famiglia ospitante è atea, non abbiamo fatto molto. Una tradzione però che è presente in tutte le famiglie americane è il coloramento dello uova (e parlo di uova vere). Ci sono particolari prodotti per questa attività che si possono comprare ovunque: tempere, pennellini, stickers, glitters, adesivi...e dal moemnto che sono uova vere si possono anche mangiare. Nelle famiglie con i bambini più piccoli c'è la famosa caccia alle uova, dove le uova colorate i giorni prima vengono nascoste nella casa dai genitori e i bambini devono cercarle. Il famoso uovo di cioccolato che abbiamo noi non esiste, ma si trovano comunque moltissime caramelle a edizione limitata a tema pasquale in tutti i supermercati. Sebbene Pasqua sia stata molto diversa e il giorno dopo sia andato a scuola, è stato interessante vedere come viene vissuto questo giorno qui in America.

Dario





Sciroppo d'acero

(Venerdì 23 Marzo 2018)

Oggi noi exchange students siamo andati ad un'azienda che produce sciroppo d'acero per vedere come viene preparato. Innanzitutto Marzo è il mese in cui si inizia la produzione di questo prodotto tipico del Vermont, perchè le temperature non sono nè troppo fredde e nè troppo calde. Lo sciroppo si forma nell'acero con l'alternanza di temperatura: freddo durante la notte e caldo durante il giorno (con caldo intendo meno freddo). Viene utilizzato per numerosi prodotti, sia dolci che salati che vengono poi spediti in tutti gli Stati Uniti.
Sugar on Snow è una tradizione esistente solamente nel nord del New England e nel Quebec. Lo sciroppo d'acero viene fatto bollire e poi versato in una vaschetta di neve fresca (o ghiaccio), in modo che si formi una caramella gommosa al sapore di acero. Ad essere sincero è qualcosa di troppo dolce che dopo un po' risulta anche nauseante, ma il sapore dello sciroppo artigianale è imbattibile! La tradizione vuole che per contrastare il sapore dolce dello sciroppo durante sugar on snow bisogni mordere un cetriolino sottaceto, in modo da sciacquare la bocca con il sapore salato e poi riprendere con quello dolce.

Dario






Enjoying the snow

(Domenica 11 Marzo 2018)

Siamo quasi a metà Marzo e qui siamo completamente sommersi dalla neve. Siamo rimasti a casa da scuola per un altro giorno questa settimana e le condizioni sono davvero pessime. Sicuramente è complicato fare attività quando è difficile muoversi, ma noi exchange student abbiamo approfittato e siamo andati a ciaspolare e a scendere dalle colline con lo slittino. Io non avevo mai provato a ciaspolare, ma devo dire che è molto facile e comodo anche se avevamo quasi 60 centimetri di neve. Abbiamo camminato nelle sulle colline intorno a Barre, dove non c'era praticamente nessuno ed è stata una bella occasione per combattere la noia. Dopo circa un'ora e mezza al freddo siamo andati da Dunkin Donuts per concludere un weekend un po' diverso dal solito.

Dario











Super Bowl

(Domenica 4 Febbraio 2018)

Oggi è una giornata importantissima per gli Stati Uniti, per alcuni addirittura la terza "festività" più importante dopo il Thanksgiving e il Natale. Sto parlando del Super Bowl, la finale del campionato americano di football. Questa Domenica sera tutti gli Americani (seguaci o no del football) sono incollati alla tv per guardare questa grande partita. Le pubblicità iniziano già mesi prima e tutti ne parlavano ormai da tempo. Quest'anno le due squadre che hanno giocato la finale sono state i New England Patriots e i Philadelphia Eagles. Sono stato molto fortunato che nel mio primo e quasi sicuramente ultimo Super Bowl, una delle due squadre che ha giocato è quella della zona! (anche se alla fine hanno perso per poco). Una delle cose che non mi è piaciuta è il grandissimo numero di pubblicità, praticamente ogni cinque minuti (caratteristica di tutti i programmi americani in realtà). Almeno le pubblicità del Super Bowl sono famose per essere le più divertenti dell'anno e non posso non essere più d'accordo, perchè gli attori sono i giocatori di football che cantano, ballano e fanno parodie. Infine, non per importanza, un altro aspetto importantissimo e l'halftime show, dove ogni anno uno o più cantanti si esibiscono. Quest'anno è stato il turno di Justin Timberlake, che pure avendo fatto una buona esibizione, non è stato all'altezza degli show degli anni passati (Katy Perry, Lady Gaga, Bruno Mars, Beyoncè, Coldplay...).

Dario




Letter to myself

(Martedì 30 Gennaio 2018)

Oggi è il 30 Gennaio 2018, e per noi exchange students della Wep in America con un programma annuale è il giorno in cui dobbiamo aprire la "Letter to myself". Non so se ho già scritto nel post dell'orientation qualcosa riguardante questa lettera, ma lo ripeterò. Il Sabato dell'orientation (sto parlando di circa 9 mesi fa), noi exchange students abbiamo scritto questa lettera a noi stessi del futuro, una lettera che avremmo dovuto aprire a metà della nostra esperienza. Una metà indicativa coincideva con il 30 Gennaio e quindi eccoci qua.

Allora, ho appena letto la lettera e devo dire che non mi ricordavo nulla di quello che avevo scritto. Mi ero fatto numerose domande in modo che avessi potuto rispondere e dare un giudizio a metà dell'esperienza. Lascerò poi qui sotto la foto della lettera, ma intanto inizio a rispondere alle domande che mi ero posto.

1) L'America è come ti aspettavi o sei rimasto deluso?
Allora, L'America non è nè come mi aspettavo e nè sono rimasto deluso. Quello che mostrano nei film ovviamente è l'America delle grandi città dove tutto sembra perfetto, ovviamente perchè vogliono far credere che questo paese non ha difetti. Io non sono mai partito con l'idea che tutto sarebbe stato come nei film, perchè se fosse stato così, sarebbe stato un fallimento completo (in realtà la scuola americana riprende molti aspetti dei film). Questo paese ha molti aspetti positivi, ma ha anche delle mancanze ed è praticamente come ogni altra nazione. La mia esperienza finora è andata molto bene e quindi direi che non sono rimasto per nulla deluso della mia scelta.

2) Il Vermont è così carino come pensavi?
Sì, il posto dove sono è davvero fantastico. Non è insignificante come credevo, dal momento che è stato votato come secondo stato migliore del 2017 (dopo le Hawaii, quindi per me è anche al primo posto della classifica). Questo stato mantiene delle tradizioni che sono andate perse in altri posti, ad esempio la raccolta delle mele e delle volte le cittadine sembrano quasi dei paesini dell'Inghilterra. Il Vermont non ha ancora conosciuto il capitalismo e l'industrializzazione del resto dell'America. Qui non ci sono grandi città, quindi si respira aria pulita e ci sono tantissime fattorie e casali dove ancora ci sono le produzioni artigianali di salumi e formaggi. L'unica aspetto negativo e che fa moltissimo freddo, anche se grazie a dio non c'è molto vento! Ci sono tre motivi principali per cui questo stato non passa mai inosservato, pur essendo così piccolo: Il foliage autunnale, dove tutte le montagne si colorano dei colori dell'Autunno, le numerose piste da sci e lo sciroppo d'acero (che costa un occhio della testa anche qui!).

3) Ti trovi bene con la tua famiglia ospitante?
Sì, il mio rapporto con loro va a gonfie vele. All'inizio non è stato facile abituarmi ai loro ritmi, ma con un po' di sforzo nulla è impossibile. Ovviamente, nemmeno loro sono la mia famiglia perfetta, ma la famiglia perfetta ovviamente non esiste. In realtà, anche se mi trattano come un figlio, rimarrò per sempre un ospite in questa casa ed è quindi mio dovere adattarmi alle loro abitudini. A parte ciò, tutto va più che bene.

4) Stai arricchendo il tuo bagaglio personale?
Questa è una domanda più seria ed è anche la più difficile da rispondere. Allora, sicuramente mi sento più cresciuto, sia perchè mi sento più sicuro di me stesso, sia perchè ho imparato a fare piccole cose che non ero capace di fare in Italia (e non parlo solamente della lavatrice!). Mi sento sicuramente più indipendente e questa esperienza mi sta facendo conoscere meglio me stesso. Come ho già detto, è difficile rispondere a questa domanda e penso che sia più facile dare una risposta alla fine della mia esperienza.

5) Vorresti tornare negli USA? Potrebbe esserci un futuro in questo paese?
Allora non so bene che cosa intendessi con tornare negli USA, ma in generale la mia risposta è sì. Sicuramente vorrei tornare a trovare la mia famiglia ospitante e i miei amici in futuro e se ci fosse una possibilità di fare qualche esperienza simile anche da altre parti non mi tirerei indietro. Per quanto riguarda andare a vivere negli Stati Uniti, non penso che sarei capace di lasciare tutto per sempre, ma forse non voglio neanche. Questo viaggio mi ha anche aiutato ad apprezzare di più l'Italia e quanto siamo fortunati di essere nati in un paese ricco sotto tutti i punti di vista. Quindi, la mia risposta è no, non mi trasferirei mai negli Stati Uniti definitivamente.

Allora questa erano le domande che mi sono posto nella lettera e direi che questo post stia diventando un po' troppo lungo. Quindi ci vediamo alla prossima!

Dario





Scuola americana: le mie materie (parte 2)

(Venerdì 29 Gennaio 2018)

Allora il primo semestre è finito da circa dieci giorni e la prima settimana di nuove materie si è appena conclusa. Le materie che farò questo semestre sono:

Block 1: U.S. History.
Tutte le giornate iniziano malissimo con questo corso che aumenta la mia voglia di tornare a dormire. Il mio professore non è capace a spiegare e ci consegna solamente schede da completare. Non ho scelto io di prendere questo corso, ma ogni studente deve prenderlo (come era successo con inglese). Per ora non è molto difficile, ma devo comunque stare molto attento perchè ovviamente di quello che impariamo non so nulla!

Block 2: Civics.
Questo corso è praticamente il continuo di quello prima, ma il mio professore è forse il migliore di questa scuola (era anche il mio coach di cross country). Lui è davvero capace di rendere questa materia abbastanza noiosa molto interessante e adora "usare" noi exchange students per fare il confronto con la società americana e dire cosa pensiamo. Sono in questo corso perchè mi serviva il credito per diplomarmi a fine Giugno (non so se l'avevo già detto che mi danno la possibilità di diplomarmi). Il tempo in questa classe vola!

Block 3: Precalculus Honors.
Sono davvero fortunato di aver trovato una classe di matematica che fa più o meno il programma di quarta superiore del Liceo Scientifico! Per ora non è nulla di complicato, ma le cose diventeranno sempre più difficili andando avanti (e io non sono la persona più brava del mondo in matematica!). L'unico difetto è che la mia professoressa dà sempre un sacco di compiti per il giorno dopo e tutti i pomeriggi dopo allenamento mi ritrovo a fare 20-30 esercizi per due o tre ore (menomale che ho raramente compiti per le altre materie).

Block 4: Physics Honors.
Pur essendo un corso avanzato lo trovo molto molto facile, perchè io sono l'unico in grado di usare le unità del sistema internazionale (dal momento che gli americani sono abituati ad usare i pounds, gli inches, i fahrenheit...). Non so se corrisponderà con il programma di quarta superiore in realtà, però non fare fisica per un intero anno non mi sembrava una bellissima idea. Il mio professore ha origini europee e sembra che mi adori da come si interessa sempre all'Italia!

A parte per la prima classe, sono molto soddisfatto delle materie che sto facendo ora. In realtà Civics è una classe che dura solamente metà semestre e da Aprile avrò un'altra classe chiamata Performance Training (in cui faremo work out nella palestra della scuola).
Alla prossima!

Dario






Indoor track

(Lunedì 29 Gennaio 2018)

Eccomi di nuovo qui!
Questa volta per fortuna non sono sparito per troppo tempo come negli ultimi due mesi! In questo post parlerò brevemente di indoor track: lo sport che ho praticato nella stagione invernale (atletica indoor). Per chi mi conosce sa che faccio atletica da dieci anni e quindi non c'è nulla interessante da dire in realtà riguardo questo argomento. L'unica particolarità è che dal momento che fuori fa troppo freddo, gli allenamenti sono completamente a scuola o nei corridoi o nelle palestre. Sicuramente non è il miglior posto per allenarsi, ma ho deciso di fare indoor track per prepararmi a fare atletica all'aperto in primavera. La stagione è stata in realtà molto corta, perché un terzo delle gare è stato annullato per neve, però ho portato i miei piccoli risultati!

Dario





Aggiornamenti 5 mesi

(Martedì 16 Gennaio 2018)

In questo post non parlerò di qualcosa di specifico, ma scriverò un po' riguardo agli ultimi aggiornamenti. Sono qui da cinque mesi oramai e questo significa che sono a metà della mia esperienza (anche se in realtà non tornerò a casa esattamente il 16 Giugno, ma circa una dozzina di giorni dopo). Non posso credere che il primo semestre di scuola sia già finito. Ho passato con il massimo dei voti quasi tutte le quattro classi che avevo (sinceramente non è stato molto difficile) e da settimana prossima inizierò con quelle nuove. Sto continuando con atletica e a presto scriverò un post a riguardo, perchè è molto diverso rispetto a cross country. Per quanto riguarda invece il freddo, in questo periodo le temperature si sono alzate un pochino, ma il record di temperatura più bassa l'abbiamo avuto il giorno del mio compleanno con -31 gradi. Il mio inglese ha subito miglioramenti incredibili: inizio a capire le canzoni senza leggere il testo, non faccio più errori grammaticali, parlo usando tipici slang americani e alcuni miei amici hanno detto che sto perdendo il mio accento italiano (la cosa che mi rende più felice!). Ovviamente prima della perfezione c'è ancora molta strada da percorrere, ma sono contento di aver raggiunto questi piccoli obiettivi. Gennaio sta passando davvero in fretta, perchè tra vacanze e giorni in cui hanno chiuso la scuola per neve ho molto tempo libero. Ne ho approfittato per uscire con i miei amici, magari per andando a mangiare fuori o giocando ai videogames a casa di qualcuno di noi. Probabilmente gli cucinerò la pasta molto presto, perchè è una cosa che mi chiedono dall'inizio dell'anno! Il tempo va avanti così e sono felice di questa nuova routine. Delle volte penso anche a quanto sarà difficile lasciare tutto quello che sono riuscito a costruire e provo un senso di malinconia. Lasciare l'America sarà più difficile di aver lasciato l'Italia, perchè quello che ho vissuto qui non lo vivrò mai più e l'unica cosa che posso fare è rileggere questo blog. Comunque mi mancano 5 mesi ancora e non vedo l'ora di vivere nuove avventure!
Al prossimo post!

Dario




Diciottesimo e no Epifania

(Sabato 6 Gennaio 2018)

Il giorno dell'Epifania è stato molto diverso, perchè essenzialmente l'Epifania non esiste in America (non sanno nemmeno cosa sia). Posso dire che è stato comunque un giorno fantastico, perchè ho compiuto 18 anni e organizzato la mia festa di compleanno. Ad essere sincero ero un po' spaventato da quel giorno, perchè fare il diciottesimo senza la mia famiglia e miei amici non era quello che volevo (era addirittura uno dei motivi per cui non volevo partire). Poi però ho pensato che sarebbe stato stupido rinunciare a quest esperienza solo per un giorno e aver fatto una festa di compleanno significa molto per me.
Il giorno prima sono andato con due amici a mangiare fuori in un posto molto famoso qui in Vermont e poi ho passato la serata con loro giocando ai videogames (è questo che i maschi fanno).
Dopo aver aspettato la mezzanotte siamo andati a dormire e il pomeriggio seguente sono andato a comprare le cose per la festa. La sera ho organizzato la mia festa al bowling (si sembra una festa delle medie, ma è quello che fanno qui. Oltretutto non esistono locali da affittare e fare una festa come si deve). Eravamo circa 15 amici. Dopo il bowling siamo andati a casa mia a mangiare la pizza e a festeggiare. Avere passato il compleanno con dei veri amici, mi ha fatto capire che ho fatto dei passi da gigante rispetto a quando ero appena arrivato qui. Ora posso dire di avere veri amici e di non passare i weekend a casa a guardare serie tv. Ora spendo molto tempo in giro con loro e non potrei essere più felice. Per quanto riguarda invece l'essere diventato maggiorenne non mi ha fatto nessun effetto. Probabilmente me ne renderò conto solo quando tornerò in Italia...

Dario









Boston e partita NBA

(Mercoledì 3 Gennaio 2018)

Finalmente parlo di qualcosa meno banale in questo blog!

Allora il 3 Gennaio, invece di andare a scuola come tutti gli americani (qui la scuola è iniziata il 2 Gennaio), io e la mia famiglia ospitante siamo andati a Boston per vedere la partita dei Boston Celtics vs Cleveland Cavs. Dopo 3 ore di viaggio siamo arrivati a Boston. Mi aspettavo che fosse più caldo, mentre le temperature erano più o meno le stesse del Vermont. Dopo aver visitato velocemente la downtown, siamo andati a Quincy Market (un enorme supermercato all'aperto) per cenare prima di andare a vedere la partita. Arrivati all'arena abbiamo visto la partita dei Celtics (che oltretutto hanno vinto). Chi mi conosce sa che basket non è il mio sport preferito, ma penso che questa sia stata un'esperienza unica che non so se mi ricapiterà mai. Non c'è solamente una partita, ma come avevo detto anche nell'altro post riguardante la partita di WNBA, ci sono esibizioni di slamball, cheerleaders, ballerini...è più uno spettacolo! Per quanto riguarda la partita, vedere i giocatori dell'NBA giocare dal vivo è un'emozione unica e vedere i Celtics vincere lo è stato ancora di più! Tra l'altro siamo stati anche molto fortunati, perché il gioco dopo a Boston c'è stato un blizzard (improvvisa tempesta di neve) e la partita di hockey sul ghiaccio è stata annullata!

Dario










2018

(Lunedì 1 Gennaio 2018)

Buon anno!

Allora anche capodanno è stato molto diverso, ma questa volta non ho molto da raccontare. Il 31 io e la mia famiglia siamo andati a vedere il film Pitch Perfect 3 (che in Italia esce a Giugno). Ad essere sincero non è mi piaciuto come gli altri due, però è stato comunque un pomeriggio molto piacevole (veramente non ho capito metà delle battute e quando tutti ridevano, mi limitavo a sorridere). Dopo il film siamo andati a casa di amici, abbiamo aspettato la mezzanotte e festeggiato. Siamo tornati a casa verso le 3 di notte e il giorno dopo non ho assolutamente fatto nulla. In realtà i miei amici mi hanno inviato ad andare sulle colline con lo slittino dal momento che c'era molta neve, però io ero troppo in coma per alzarmi dal letto!

Dario







Natale

(Lunedì 25 Dicembre 2017)

Anche Natale è passato da un bel pezzo, ma oggi sono qui per raccontare della vigilia e del 25, ovviamente.

Allora, dal momento che la mia mamma ospitante si è rotta la mano, abbiamo deciso che per la cena della viglia sarebbe stato più facile andare fuori a cena invece che cucinare. Così siamo andati ad un ristorante cinese nella città di Montpelier (la capitale del Vermont), assieme ad alcuni amici. Direi che è stata una piacevole serata in cui ovviamente io e mio fratello ci siamo abbuffati talmente tanto da quasi star male. Tornati a casa abbiamo aspettato la mezzanotte facendo attività tipo il karaoke, giochi in scatola, ascoltando la musica e yankee swap. Per quest'ultimo gioco tutti abbiamo dovuto comprare un regalo simpatico e molto economico e dopo averlo impacchettato metterlo al centro del tavolo. Dopo aver determinato un ordine, ognuno prendeva un regalo dal tavolo e tutti  potevamo rubare il regalo della persona prima di noi nella fila. Quello che ho vinto io è stata una "cacca volante", tipo drone che ha proprio la faccia di quei regali tarocchi che non funzionano nemmeno la prima volta (però prima o poi lo proverò!). Dopo la mezzanotte siamo andati a dormire e la mattina ci siamo svegliati verso le 10. Il nonno ospitante ha cucinato la colazione per tutti quanti a base di uova, pancetta, salsicce, pancakes... Nel pomeriggio abbiamo aperto i regali e quella è la parte preferita degli americani. Per il resto il giorno di Natale non abbiamo fatto nulla di che e allora la sera ho approfittato per fare un po' di videochiamate.

Allora cosa penso del Natale in America. Qui tutti adorano il Natale ed è probabilmente la festa che ognuno aspetta di più dalla fine dell'Estate. Il Natale qui è commercializzato al massimo, ma quello che manca veramente è lo spirito che abbiamo noi italiani. Direi che è impossibile non fare il paragone, anche se non bisognerebbe farlo, ma noi italiani facciamo cose che qui non potrebbero capire. Per noi i regali non sono la cosa più importante, mentre qui la gente non aspetta altro. Tutti spendono valangate di dollari in regali che poi magari la gente non usa. Noi invece ci accontentiamo benissimo di sederci tutti assieme a mangiare. Da noi lo spirito natalizio inizia all'Immacolata e finisce all'Epifania, mentre qui oltre a Natale non c'è più nulla e tutto viene dimenticato. Penso che solo noi exchange students italiani possiamo capire che in questo Natale manca qualcosa, anche se l'unica cosa che abbiamo guadagnato sono un mucchio di regali (non ho mai avuto così tanti regali). Come sempre gli americani cercano di fare le cose in grande, ma quello che ne viene fuori spesso è qualcosa di materialista destinato a scomparire in poche ore (stazioni radio solo con musica natalizia e case tutte addobbate). Avevo fatto tutto questo discorso anche per il Ringraziamento, ma a questo punto penso che sia un po' per tutte le celebrazioni più importanti.

A parte ciò, a Natale ho cercato di non pensare a tutto questo e mi sono divertito molto!

Dario









Christmas tree

(Domenica 10 Dicembre 2017)

Eccomi di nuovo sul blog, dopo una vita che non scrivo. Oggi non è il 10 Dicembre, ma in realtà è il 21 Gennaio... La verità è che in questi mesi sono successe tantissime cose e sono sempre stato impegnato. Però oggi sono a casa e sono qui per raccontare un po' tutto quello che è successo in questo tempo.

In questo post racconterò dell'albero di Natale che abbiamo preso, perchè qui quasi nessuno usa quelli finti come da noi in Italia. Ci sono proprio posti specifici dove ci sono file e file di tipi diversi di alberi di Natale. Io e la mia famiglia siamo andati a Brookfield, una piccola cittadina del Vermont a prendere l'albero. Dopo aver speso mezz'ora a vedere e valutare i diversi tipi che offrivano abbiamo scelto un albero gigantesco (per la mia famiglia ospitante era pure piccolo!). Dopo averlo sradicato e portato a casa, ci abbiamo messo ben due gioni per addobbarlo (abbiamo messo circa 2000 luci sopra). Un vero albero di Natale fa tutta un'altra scena, anche se bisogna dedicare più tempo per asciugarlo e pulirlo (e raccogliere le decorazioni che i gatti fanno cadere quando si arrampicano). Infine, abbiamo anche decorato la facciata della casa con altre luci.

Dario