Letter to myself

(Martedì 30 Gennaio 2018)

Oggi è il 30 Gennaio 2018, e per noi exchange students della Wep in America con un programma annuale è il giorno in cui dobbiamo aprire la "Letter to myself". Non so se ho già scritto nel post dell'orientation qualcosa riguardante questa lettera, ma lo ripeterò. Il Sabato dell'orientation (sto parlando di circa 9 mesi fa), noi exchange students abbiamo scritto questa lettera a noi stessi del futuro, una lettera che avremmo dovuto aprire a metà della nostra esperienza. Una metà indicativa coincideva con il 30 Gennaio e quindi eccoci qua.

Allora, ho appena letto la lettera e devo dire che non mi ricordavo nulla di quello che avevo scritto. Mi ero fatto numerose domande in modo che avessi potuto rispondere e dare un giudizio a metà dell'esperienza. Lascerò poi qui sotto la foto della lettera, ma intanto inizio a rispondere alle domande che mi ero posto.

1) L'America è come ti aspettavi o sei rimasto deluso?
Allora, L'America non è nè come mi aspettavo e nè sono rimasto deluso. Quello che mostrano nei film ovviamente è l'America delle grandi città dove tutto sembra perfetto, ovviamente perchè vogliono far credere che questo paese non ha difetti. Io non sono mai partito con l'idea che tutto sarebbe stato come nei film, perchè se fosse stato così, sarebbe stato un fallimento completo (in realtà la scuola americana riprende molti aspetti dei film). Questo paese ha molti aspetti positivi, ma ha anche delle mancanze ed è praticamente come ogni altra nazione. La mia esperienza finora è andata molto bene e quindi direi che non sono rimasto per nulla deluso della mia scelta.

2) Il Vermont è così carino come pensavi?
Sì, il posto dove sono è davvero fantastico. Non è insignificante come credevo, dal momento che è stato votato come secondo stato migliore del 2017 (dopo le Hawaii, quindi per me è anche al primo posto della classifica). Questo stato mantiene delle tradizioni che sono andate perse in altri posti, ad esempio la raccolta delle mele e delle volte le cittadine sembrano quasi dei paesini dell'Inghilterra. Il Vermont non ha ancora conosciuto il capitalismo e l'industrializzazione del resto dell'America. Qui non ci sono grandi città, quindi si respira aria pulita e ci sono tantissime fattorie e casali dove ancora ci sono le produzioni artigianali di salumi e formaggi. L'unica aspetto negativo e che fa moltissimo freddo, anche se grazie a dio non c'è molto vento! Ci sono tre motivi principali per cui questo stato non passa mai inosservato, pur essendo così piccolo: Il foliage autunnale, dove tutte le montagne si colorano dei colori dell'Autunno, le numerose piste da sci e lo sciroppo d'acero (che costa un occhio della testa anche qui!).

3) Ti trovi bene con la tua famiglia ospitante?
Sì, il mio rapporto con loro va a gonfie vele. All'inizio non è stato facile abituarmi ai loro ritmi, ma con un po' di sforzo nulla è impossibile. Ovviamente, nemmeno loro sono la mia famiglia perfetta, ma la famiglia perfetta ovviamente non esiste. In realtà, anche se mi trattano come un figlio, rimarrò per sempre un ospite in questa casa ed è quindi mio dovere adattarmi alle loro abitudini. A parte ciò, tutto va più che bene.

4) Stai arricchendo il tuo bagaglio personale?
Questa è una domanda più seria ed è anche la più difficile da rispondere. Allora, sicuramente mi sento più cresciuto, sia perchè mi sento più sicuro di me stesso, sia perchè ho imparato a fare piccole cose che non ero capace di fare in Italia (e non parlo solamente della lavatrice!). Mi sento sicuramente più indipendente e questa esperienza mi sta facendo conoscere meglio me stesso. Come ho già detto, è difficile rispondere a questa domanda e penso che sia più facile dare una risposta alla fine della mia esperienza.

5) Vorresti tornare negli USA? Potrebbe esserci un futuro in questo paese?
Allora non so bene che cosa intendessi con tornare negli USA, ma in generale la mia risposta è sì. Sicuramente vorrei tornare a trovare la mia famiglia ospitante e i miei amici in futuro e se ci fosse una possibilità di fare qualche esperienza simile anche da altre parti non mi tirerei indietro. Per quanto riguarda andare a vivere negli Stati Uniti, non penso che sarei capace di lasciare tutto per sempre, ma forse non voglio neanche. Questo viaggio mi ha anche aiutato ad apprezzare di più l'Italia e quanto siamo fortunati di essere nati in un paese ricco sotto tutti i punti di vista. Quindi, la mia risposta è no, non mi trasferirei mai negli Stati Uniti definitivamente.

Allora questa erano le domande che mi sono posto nella lettera e direi che questo post stia diventando un po' troppo lungo. Quindi ci vediamo alla prossima!

Dario





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