Ehi!
Stranamente è passato solamente un giorno da quando ho pubblicato l'ultimo post, ma avevo promesso due post fa di scrivere le mie sensazioni di questi giorni.
Come mi sento?
Be, è una domanda a cui non so rispondere nemmeno io. Alterno momenti di pura euforia, dove l'unica cosa che vorrei fare è quella di prendere la valigia, salire sull'aereo e partire a momenti in cui i fermo e penso che per dieci mesi non rivedrò più tutto quello che ho visto da diciassette anni. Io penso che queste sensazioni le provano solamente gli exchange students, ovvero che vivono costantemente in uno stato che è impossibile da descrivere, perché per saperlo bisogna viverlo. Se dovessi rispondere dicendo soltanto se sto bene o male, direi che sto bene e grazie alla mia famiglia e ai miei amici sto veramente realizzando cosa andrò ad intraprendere.
Sono pronto?
Sì. Se si vuole cominciare quest'esperienza non bisogna avere ripensamenti e si deve essere coscienti fin da subito che questa non sarà una semplice vacanza-studio di qualche settimana.
Per quale motivo ho deciso d'intraprendere quest'esperienza?
Ovviamente oltre ai soliti motivi: migliorare il proprio inglese, frequentare la classica scuola americana, diplomarmi (se possibile) negli Stati Uniti, conoscere una nuova cultura, visitare nuovi posti e conoscere nuova gente; durante questo viaggio voglio conoscere di più me stesso e capire cosa voglio realmente, a cosa aspiro e quali ambizioni ho nella vita. Sicuramente mi piacerebbe tornare da questi dieci mesi maturato e cresciuto, perché se no quest'esperienza non ha raggiunto il suo vero scopo.
Dopo questo breve post un po' differente dagli altri, io vi lascio e spero che tutti voi vi poniate degli obiettivi per questo nuovo anno. Per me il 2017 sarà l'anno in cui la mia vita prenderà la svolta più grande di tutte e sicuramente sarà l'anno che mi cambierà come persona.
Dario
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